“Gli uomini che cercano l’amore sono i più tristi”

Un diario maturo, pieno di spunti interessanti.

L’essenza di questo ragazzo può essere riassunta in questo suo contributo: “Vorrei non avere paura che le persone scappino da me, vorrei non essere così timoroso in ogni rapporto, vorrei semplicemente vivere riuscendomi a mettere in gioco ogni volta che ce ne sia bisogno.”

Giorno Uno

h.10.20
Quella mattina non la dimenticherò mai. Quella mattina in cui la vidi e niente, zero. Niente ansia, niente voglia di starle accanto anche solo a guardarla dormire, lei che quando dorme è meravigliosa, più d’ogni altra cosa. Non l’amavo più. Ricominciavo a vivere.

h.10.22
Voglio morire di nuovo.

h.12.07
L’amicizia. Sono gli ultimi giorni di liceo e mi chiedo: chi farà davvero parte della mia vita anche dopo? Chi perderò? Ho paura. Ho una fottuta paura che le persone a cui tengo si rivelino diverse da quello che sembrano, anche se spesso la paura è immotivata. Anche se conoscono le mie paure e fanno di tutto per tranquillizzarmi. Sono una persona insicura ed ho bisogno ininterrottamente di sentirmi voluto bene… a volte divento anche patetico, esaspero chi mi sta attorno. Spesso mi chiedo come faccia la mia migliore amica a sopportarmi. Come faccia a sopportare me, che non sopporto me stesso.

h.21.18
Era tanto tempo che non mi confidavo con mia madre. Avevo dimenticato quanto rassicurante potesse essere il suo metterti di fronte alla verità senza farti male. Incredibile.

h.22.59
Non rido spesso, non piango spesso. Tengo tutto dentro… penso che in 19 anni siano state in tutto 3 o 4 le volte in cui mi sono sentito davvero libero di poter dire o fare qualsiasi cosa, senza aver paura del giudizio degli altri. L’ultimo pianto l’ho consumato da solo, senza neanche avere la possibilità di sfogarmi con qualcuno, dato che l’unica persona con cui sono davvero capace di aprirmi era il motivo del pianto.

Giorno Due

h.09.47
Comincia una nuova giornata. Bella, spero. Io ci provo a sorridere alla vita, vediamo se lei ricambia. Tante volte mi son detto questa cosa, tante volte ho tentato di vivere con il sorriso stampato sulle labbra, ma ho ricevuto solo delusioni. Non serve a niente. Ma che lo faccio a fare? Boh. Io ci provo comunque…

h.17.08
Stamattina ho fatto un bel tuffo nel passato. Che bello rivedere le mura che quattro anni fa consideravo una prigione! Se solo ripenso a quanto ero stupido, a quante cose avrei potuto fare… però era bello. Bellissimo. E rileggere, tra le varie cavolate scritte sul muro, quel “ti amo”. Che malinconia…

h.19.09
La vita in una scatola.
Il mio cellulare, perché non riuscirei mai a farne a meno. Ma non per essere in contatto con qualcuno in particolare, no. Quello non mi interessa particolarmente. Certe volte ho bisogno di rileggere dei messaggi, quando senti di avere poche certezze rileggere delle belle parole di persone a cui tieni diventa un bisogno. L’album “Fuori come va?” di Ligabue, perché lo amo incondizionatamente. Ci sono delle canzoni che mi hanno segnato profondamente. I due braccialetti che comprai 4 anni fa in spiaggia, uno verde ed uno rosso. Di quelli che fanno avverare i desideri, dicono, quando si spezzano. Uno si è spezzato, quello che simboleggia l’amicizia, e l’ho donato alla mia migliore amica. L’altro è ancora lì, simboleggia l’amore. E una penna. Anche se non scrivo mai.
h.23.48
IPod nelle orecchie, sul letto a pensare al mio futuro. Non ho la più pallida idea di cosa farò, non riesco ad immaginarmi tra 10 anni. Ma ho una strana sensazione. No, non mi fa paura. Anzi, sono impaziente. Sorrido da solo, è anche passato mio fratello accanto a me e mi ha chiesto perché avessi quell’espressione stampata in faccia. Gli ho detto: “Immagina come sarebbe brutto se già sapessi quello che farò… che gusto c’è a giocare una partita che sai già come finirà?”. Mi ha preso per scemo ed è andato a dormire. 🙂

Giorno Tre

h.15.08
Oggi mi sento vuoto, oggi non ho voglia di fare nulla… basta. Non ho voglia di amare, non ho voglia di scrivere, non ho voglia di studiare, non ho voglia neanche di dormire… bah.

h.19.27
Sì, tendo sempre a guardare il lato negativo di quello che faccio. Mi faccio continuamente problemi che non ci sono su cose che neanche esistono, penso sempre di essere un gradino sotto gli altri in tutto. Certo, sono consapevole di quel che c’è di buono in me, ma il problema è che son cose che volentieri scambierei per un po’ di felicità, un po’ di spensieratezza, per un po’ d’amore. Sono straordinariamente intelligente, capisco tutto al volo, riesco ad essere empatico con quasi tutti, sono un ottimo ascoltatore, mi preoccupo sempre prima degli altri che di me stesso. Non so neanche perché lo faccio, vorrei tanto essere egoista per poter essere un po’ più felice, ma io SONO così. E spesso penso che quei pochi pregi che ho sono la causa del mio sentirmi “incompleto”.

h.23.08
E poi ci sono quelle persone che ti cercano solo per dirti quanto sono felici. Quelle per cui vale la pena essere tutto quello che sei, non cambiare una virgola e voler loro bene incondizionatamente. Aldilà di tutte le ipocrisie, di tutti i muri che costruisci attorno a te.

Giorno Quattro

h. 01.09
“Ti voglio bene”. Non gliel’ho detto. L’unica persona che mi sia mai stata vicina, che mi abbia mai dato un abbraccio, che riusciva sempre a sorridermi quando si vedeva lontano un miglio che soffrivo maledettamente, che non volessi nessuno accanto. Eppure a lei sembrava così naturale scherzare con me, tranquillizzarmi. Non ho mai avuto il coraggio di dirle quanto fosse stata importante, quanto mi avesse aiutato a superare quel momento durato quattro anni. Sono stato costretto a piangerle quelle parole, sulla sua bara. Aveva solo 16 anni…

h.17.53
Io voglio inseguire i miei sogni, ogni singola volta che ho desiderato qualcosa ho fatto di tutto (o almeno quello che mi sembrava essere tutto) per averla. Ma mai ho avuto ciò che volevo, MAI. Forse son fatto male io, forse ci provo male o ci provo troppo poco.

h.22.44
Forse non ho mai amato. No, l’amore della mia vita non l’ho conosciuto ancora. Ma ci credo.

Giorno Cinque

h.11.43
Libri, libri e libri. Non ci capisco più niente, tutto d’un tratto mi sembra di essere diventato stupido.

h.21.17
Non ho niente da fare, dovrebbe essere una bella cosa… invece non faccio altro che pensare, pensare e pensare. Pensare fa male. Cosa darei per non pensare mai, per agire un po’ senza stare a riflettere su ogni minima cosa. Non riesco neanche a scrivere qualcosa che mi sembri giusto. “Non”, ecco la parola che può definire la mia giornata.

h.21.48
Sono stanco di vedere persone che credevo ci tenessero a me andar via perché si rivelano essere totalmente diverse da quel che sembravano. Ma un po’ di sincerità? Basterebbe sbattere la verità in faccia e sarebbe tutto più semplice, invece no…

h.23.47
So di sbagliare, ma ho bisogno di farlo per capire di aver sbagliato.

Giorno Sei

h.17.41
L’aria di mare, una spiaggia dorata, tanto, tanto sole. Bello, bellissimo.

h.18.56
Della mia situazione sentimentale cambierei praticamente tutto. Anche perché una situazione sentimentale attualmente neanche ce l’ho. Sono uscito fuori da un periodo nero nove mesi fa, e ora ho paura ad approcciare con qualsiasi persona, rimasto scottato da quel che è successo tempo fa. A volte penso di non avere il coraggio di innamorarmi di nuovo.

h.20.39
Se potessi cambiare qualcosa di me stesso, vorrei essere più tranquillo. Vorrei non avere paura che le persone scappino da me, vorrei non essere così timoroso in ogni rapporto, vorrei semplicemente vivere riuscendomi a mettere in gioco ogni volta che ce ne sia bisogno.

Giorno Sette

h.13.14
Piove. Mi piace guardar fuori quando piove… non c’è nessuno in strada, tutti son dentro. Mi piace guardare le gocce cadere, mi piace osservare i punti in cui cadono. Sembra tutto uguale, sembra che tutto si ripeta ogni due secondi. Invece no, ogni goccia è diversa da tutte le altre.

h.15.35
Come ho già detto, non riesco ad immaginarmi tra dieci anni. Non lo so, non ne ho la più pallida idea. So che mi iscriverò a Medicina, spero di riuscire a realizzare i miei sogni. Ma non riesco proprio a pensare a cosa starò facendo esattamente tra dieci anni.

h.00.00
Soffrire, maledettamente soffrire. Io il cuore in un ripostiglio l’ho messo, o almeno ci ho tentato. Ma è uscito fuori con tutte le sue forze, o, almeno, sono io ad averlo voluto tirare fuori. Amo amare, amo la vita, amo anche soffrire, perché è lì il bello. Spero, un giorno, di poter ricominciare tutto e pensare, tra me e me, un attimo prima di addormentarmi “sono felice”. Nel frattempo, soffro. E il cuore lo tengo qui, accanto a me.

10 risposte a ““Gli uomini che cercano l’amore sono i più tristi”

    • Non potete modificare l’intestazione? Effettivamente nom si capisce, anche io ero straconvinta che fosse il diario di And prima di leggere questo commento…e infatti pensavo “Anvedi!” hahahahahahah 😉

  1. E praticamente quello che si nota da tutti questi diari è che nel mondo un pò tutti abbiamo una paura folle di amare, di rimetterci in gioco. Però poi, sempre un pò tutti, non riusciamo a tenerci lontani dall’amore. Dobbiamo amare per vivere.

  2. “Spero, un giorno, di poter ricominciare tutto e pensare, tra me e me, un attimo prima di addormentarmi “sono felice”. Nel frattempo, soffro. E il cuore lo tengo qui, accanto a me.” Credo sia la morale della vita. Segui la tua strada, sono sicura che ce la farai :’) è un diario pieno di verità.

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